Mi ha scritto una giovane signora per raccontarmi la sua esperienza. Le sono grata dell'aver accettato che scrivessi di lei: la chiamerò Francesca (il virgolettato è suo). Francesca ha trentatre anni, un lavoro autonomo, si è sposata giovanissima e, da quando si è separata, " vivo da sola ma ho buoni amici su cui contare".
"Odalisca" di Henry Matisse |
Il suo cruccio, fin da ragazzina, " fianchi larghi e pancetta", ricorrenti in famiglia e assolutamente resistenti a diete e trattamenti vari.
Francesca mi parla di anni di disagio, quando si nascondeva sotto camicioni e passava le vacanze in montagna, trascinandovi genitori e fratello. "Di due cose ero certa: di odiare il mare e di non poter piacere ai ragazzi". E così è stata profondamente grata al primo che si è innamorato di lei, si è detta di amarlo e lo ha sposato mantenendo però anche con lui una sorta di vergogna a mostrarsi, "nonostante lui continuasse a ripetermi che era assurdo, che ero bella e che gli piacevo" scrive, "non riuscivo a credergli" e continua, "quando mio marito mi ha lasciata, me lo aspettavo e non ho nemmeno sofferto tanto".
Si è dedicata alla sua attività professionale e, proprio dall'ambiente di lavoro, è arrivato il "colpo di fortuna".
Una cliente la invita ad un corso di danza del ventre. Nasce la passione. Alle movenze sensuali della danza i fianchi morbidi di Francesca ben si adattano e ne accentuano il ritmo, la pancetta diventa funzionale all'insieme…..Inizia il circolo virtuoso dell'accettarsi che migliora e del migliorarsi che favorisce l'accettazione."Danzo da tre anni, lo adoro, ho anche perso un po' di peso e mi sono rassodata ma, soprattutto, mi sento sexi con le mie misure (non canoniche, come tu scrivi)" mi dice Francesca. Adesso ai complementi degli uomini Francesca crede, e le fanno piacere. "L'amore lo aspetto ma voglio che sia amore anche da parte mia e non rimedio alla solitudine".
Francesca mi parla di anni di disagio, quando si nascondeva sotto camicioni e passava le vacanze in montagna, trascinandovi genitori e fratello. "Di due cose ero certa: di odiare il mare e di non poter piacere ai ragazzi". E così è stata profondamente grata al primo che si è innamorato di lei, si è detta di amarlo e lo ha sposato mantenendo però anche con lui una sorta di vergogna a mostrarsi, "nonostante lui continuasse a ripetermi che era assurdo, che ero bella e che gli piacevo" scrive, "non riuscivo a credergli" e continua, "quando mio marito mi ha lasciata, me lo aspettavo e non ho nemmeno sofferto tanto".
Si è dedicata alla sua attività professionale e, proprio dall'ambiente di lavoro, è arrivato il "colpo di fortuna".
Una cliente la invita ad un corso di danza del ventre. Nasce la passione. Alle movenze sensuali della danza i fianchi morbidi di Francesca ben si adattano e ne accentuano il ritmo, la pancetta diventa funzionale all'insieme…..Inizia il circolo virtuoso dell'accettarsi che migliora e del migliorarsi che favorisce l'accettazione."Danzo da tre anni, lo adoro, ho anche perso un po' di peso e mi sono rassodata ma, soprattutto, mi sento sexi con le mie misure (non canoniche, come tu scrivi)" mi dice Francesca. Adesso ai complementi degli uomini Francesca crede, e le fanno piacere. "L'amore lo aspetto ma voglio che sia amore anche da parte mia e non rimedio alla solitudine".
In contesti terapeutici, la ristrutturazione è largamente utilizzata. Quando un terapeuta cerca i far sì che il cliente 'pensi alle cose in modo diverso' o 'veda le cose da un nuovo punto di vista' o anche 'prenda in considerazione altri fattori', sta tentando di ristrutturare gli avvenimenti affinché egli vi reagisca in modo diverso.(Introduzione a "La ristrutturazione", Bandler & Grinder)
Francesca ha individuato e gestito in prima persona questa possibilità. A lei i miei auguri più sinceri di serenità.
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