sabato 21 febbraio 2015

Cosa sono i profili



A tutti é capitato di chiedersi e chiedere ad altri: "Ma quello che tipo é?" Le risposte (quando le troviamo) sono sempre approssimative e poco precise ma intanto ci danno un'idea della persona.


Nella creazione dei profili ho preso a modello i sette tipi (l'avaro, il ruminante, il delirante, lo sballone, l'apatico, l'invisibile, l'adesivo) descritti ne "La teoria dell'artigianato educativo" di Prepos (Vincenzo Masini "Dalle emozioni ai sentimenti") che corrispondono alla scelta di sette emozioni di base come componenti fondamentali del sentire umano (paura, rabbia, sorpresa/disgusto, piacere, quiete, vergogna, attaccamento). Ovviamente ogni tipo é un idealtipo, descritto a partire dall'emozione di base che ha avuto per lui un'influenza tale da stare alla radice del suo modo di essere. Per quanto diverse siano poi le persone reali, però, non sarà difficile, vedrete, riconoscere pezzi di sé e di altri che conosciamo in ciascuna descrizione.


Di ognuno di questi tipi ho cercato di descrivere il modo con cui si presenta e la relazione che ha con la propria immagine esteriore.
Il libro "Semeiotica del counseling relazionale" di Lorenzo Barbagli mi ha aiutato in questo lavoro.

martedì 3 febbraio 2015

Al "Social salon Josephine"



A Parigi, al numero 28 di rue de la Charbonnière, si trova il “Salon social Josephine”, un posto molto speciale, dove le donne che non potrebbero permetterselo vengono acconciate, truccate, talvolta vestite bene con abiti prestati, adatti ad una uscita speciale, un colloquio di lavoro o una cerimonia: non gratis perché sarebbe umiliante, ma a prezzi super popolari (taglio-tinta-piega a 3 euro, per esempio). In questo quartiere nero della banlieue, dove molte donne tirano su da sole i figli con poche centinaia di euro al mese, è facile che smettano di curarsi e perdano fiducia in se stesse e questo aiuto “estetico” può essere uno dei modi di restituire loro la forza di affrontare la quotidianità. Il salone è aperto tutti i giorni: vi lavorano parrucchiera, stilista, impiegata; la selezione delle clienti è fatta dai servizi sociali.
Lucia Iraci (originaria di Agrigento, in Francia da quando aveva 15 anni) è la signora che ha aperto il salone nel 2006 e vi lavora il lunedì, quando il suo elegante negozio in Saint-Germaine-de-Prés è chiuso. Molte delle sue clienti sovvenzionano l’iniziativa, il "salon Josephine" porta il nome della sorella di Lucia che è morta e che faceva la parrucchiera.
Sul mensile di Emergency del settembre scorso Lucia racconta: “Quando le donne di Barbès vengono da noi, si sentono ascoltate. A poco a poco si aprono: si ride e si piange (…) E’ un’oasi di pace per chi ne ha più bisogno di altri.”
Sulla home page del sito si legge: il proposito è quello di riconciliare le donne (trattate) con la loro immagine.