L’aspetto fisico ha un ruolo di grande importanza
nella vita affettiva e sessuale. Già nelle favole, scritte per i bambini, le
principesse sono belle e affascinanti e sposano aitanti principi azzurri mentre
i personaggi malvagi sono pure brutti.
A domanda diretta il 60% degli intervistati nega
che l'aspetto fisico sia criterio importante nella scelta del
partner, percentuale che si dimezza con quesiti analoghi ma
"mascherati": diversi studi hanno dimostrato come a livello
consapevole sia difficile accettare l’importanza rivestita dalle apparenze. Si
è cercato di indagare se questa sottostima sia attribuibile a scarsa capacità
degli individui di fare introspezione oppure alla volontà deliberata di falsare
le risposte per dare un’immagine meno superficiale possibile di sé.
(opera di Leonid Afremov) |
Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, già in una
ricerca del 1993 Holzer evidenziava come per il 50% degli impiegati
intervistati l’apparenza fisica fosse un criterio molto (11%) o piuttosto
importante (39%) per ottenere il posto di lavoro. Le aziende sono sempre più
attente alla loro immagine e questa preoccupazione trova espressione anche
nell’attenzione all’aspetto ed agli abiti dei dipendenti a contatto con il
pubblico. Inoltre vi è la credenza che la bellezza fisica svolga un ruolo di
base nella possibilità di sviluppare buone relazioni sociali, perché correlata
da maggiore abilità comunicativa e personalità più estroversa. In ogni caso, tutti
gli studi disponibili confermano che in moltissimi settori la bellezza aumenta
le possibilità di carriera.
Il vantaggio prodotto dalla bellezza inizia molto
precocemente. Neonati giudicati più attraenti ricevono maggiori attenzioni dai
familiari e maggiore quantità di gesti affettuosi dagli altri. I bambini
giudicati attraenti dai compagni quasi sempre intrattengono maggiori rapporti
sociali e sono più popolari rispetto a quelli non attraenti. Tutto ciò a
vantaggio della loro autostima e dello sviluppo di abilità sociali. La
benevolenza degli insegnanti li accompagna, inoltre, fin dalle scuole materne e
si manifesta concretamente in maggiori sorrisi, sguardi, parole,
incoraggiamento e sostegno. In una ricerca realizzata nel 1972 da Dion si
chiedeva ad un folto gruppo di adulti di valutare la gravità della cattiva
azione commessa da bambini di 7 anni e stabilire la sanzione dovuta per il
danno causato. I dossier dei bambini erano accompagnati dalle foto dei
colpevoli ed i risultati dimostrarono chiaramente quanto i “giudici” fossero
decisamente tolleranti, a parità di misfatto, nei confronti dei bambini
attraenti. Si tende infatti a considerare occasionali, determinate dalle
circostanze, le azioni sbagliate dei bambini attraenti; per gli altri invece
queste sono imputate alla loro volontà e responsabilità, un pregiudizio
estremamente dannoso per il loro futuro, predittivo di tante problematiche.
Persino in
campo di giustizia l’aspetto
fisico riveste una certa importanza. Nel medioevo, quando due imputati erano
accusati dello stesso crimine, era prassi condannare quello dall’aspetto fisico
peggiore. Per fortuna questo non avviene più ma, per esempio, tuttora si tende
a dare più credito a testimoni di piacevole aspetto. E, nei reati a sfondo
sessuale, gli imputati dal fisico poco avvenente sono accusati con maggior
facilità e considerati più pericolosi di quelli attraenti.
Gli ebrei di Hieronymus Bosch nel 1930 |
Da
considerare inoltre che, anche senza ricorrere a teorie lombrosiane, ancora
oggi un semplice povero “malmesso” può essere più facilmente percepito come un
ladro. Con il tempo potrà magari davvero comportarsi come gli altri si
aspettano, vittima delle profezie che si autoavverano.
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