sabato 21 ottobre 2017

Piccole donne...




La rivista Vogue è uscita in Francia qualche mese fa con un "servizio di moda" che ha fatto molto discutere: le modelle erano bambine abbigliate da donne ed in pose provocanti. Le foto sopra sono tra  quelle pubblicate. Forse sarebbe il caso di riflettere...Le passerelle ed i "concorsi di bellezza" per bimbe, in vacanza o i città, non sono una novità e qui in Italia se ne fanno più di quanti si immagini. Spesso con genitori esaltati ed estasiati delle loro "cucciole" che sfilano.


MADISON, STATI UNITI – Hanno ridotto la figlioletta in fin di vita per paura che diventasse obesa. E’ accaduto nel Wisconsin, dove una coppia di Appleton, Christopher e Mary Sultze, ha quasi fatto morire di fame la bimba di un anno e mezzo. Nei primi quattordici mesi dalla nascita la piccola e’ aumentata di soli due chili, arrivando a pesare sei chili contro gli undici previsti dalle statistiche per essere nella media.
I pediatri si sono insospettiti della mancata crescita della bambina e hanno chiesto spiegazioni ai genitori. La coppia, infastidita, ha negato che la figlia non fosse nutrita a sufficienza. Tuttavia i controlli successivi ne hanno reso necessario il ricovero in ospedale.
Dietro le insistenze dei medici che raccomandavano una dieta piu’ ricca di calorie, i coniugi hanno ammesso che non volevano una figlia obesa, lamentando il fatto che in ospedale stava diventando grassa.
(La bambina ora e’ stata data in affidamento e i genitori sono stati accusati di comportamento criminale e incuria di minore. Se trovati colpevoli dovranno scontare un anno di prigione e pagare una multa di 25 mila dollari.)

domenica 23 luglio 2017

La mia personale esperienza

[Disegno di Betta Stoinich]


Chi scrive ne sa qualcosa, della battaglia con lo specchio: ho oscillato per anni tra anoressia e bulimia, odiato il mio naso, nascoste le mie caviglie...
Il lavoro che ho fatto su me stessa è stato lungo e su due fronti: ho cercato di migliorare il mio viso, imparando a tuccarmi, ho fatto sport e poco a poco mi sono abituata a nutrirmi per fame e per il piacere del cibo e non per stress o autopunizione. E intanto cercavo di capire perchè fosse per me così importante l’immagine (e lo era al punto da averne fatto una professione).
Quando ho laciato il mio lavoro di estetista e, dopo l'accademia di trucco, ho cominciato a frequentare professionalmente l’ambito della moda, mi sono accorta che nemmeno le invidiate ed adorate modelle sono in pace con il loro aspetto. Il terrore del brufolo, della cellulite, delle occhiaie o del chilo in più è  anche più frequente per loro che, del resto, di immagine vivono e con quella si guadagnano la vita, rispetto a noi che facciamo altri lavori.

Lavorare con i corpi altrui stabilisce una relazione particolare, una intimità per cui ti rendi conto che sarebbe bello essere utile al di là della ceretta, del massaggio o del make-up, quando la persona con cui sei a contatto ha difficoltà che condivide con te, confidandosi: spesso mi sono sentita a disagio per non avere gli strumenti per essere utile, andando al di là di un momentaneo “miglioramento di facciata”.
Perchè quando non ci piaciamo ci sembra di non poter riuscire a volerci bene e immaginiamo che sarà più difficile anche per gli altri volercene e vorremmo essere diversi e temiamo di non poter cambiare..........Tante volte mi sono trovata di fronte persone che mi presentavano in vari modi il loro senso di inadeguatezza, che poi era stato anche il mio ed io non ero in grado che di dare “un ritocco migliorativo" che non scalfiva certo il disagio.

Poi è arrivato il “counseling”, gli studi e la pratica come “terapeuta nelle relazioni di aiuto”, tre lunghi anni di lavoro su me stessa e di approfondimento sui meccanismi delicati della mente, e mi è servito moltissimo. I miei amici sanno quanto mi ha migliorato la vita. Mi ritengo molto fortunata, e se posso condividere questo cambiamento con altri.....mi pare proprio bello.